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Gli scheletri nell'armadio

  • Immagine del redattore: Ale Mazzarello
    Ale Mazzarello
  • 31 ago 2020
  • Tempo di lettura: 4 min

Parto da qui.

Ci sono film, moltissimi film a dire il vero, che sono verità assolute. Partono da dati oggettivi. Raccontano, per davvero, quanto realmente accaduto, con dovizia di particolari.

Entrano nel fatto, lo sviscerano, descrivono i particolari.

Sputtanano, questo è il termine giusto, segreti inconfessati ed inconfessabili.

La verità sta in cielo è la VERA storia di una delle pagine più vergognose, bieche ed oscure d'Italia.

Una verità che attraversa, in modo trasversale, tre capisaldi dello schifo italico: politica, mafia, vaticano.

Una verità che attraversa queste tre colonne portanti dell'Italia per quaranta anni.

Emanuela Orlandi viene rapita e uccisa nei primi anni '80, eppure chi tramò all'epoca e chi probabilmente eseguì atti terribili allora, lo ritroviamo, quaranta anni dopo, in una ennesima vergognosa pagina della vilipesa Italia, "MAFIA CAPITALE", attuale ancora oggi, ma guai a parlarne.

Il Dandi, al secolo De Pedis detto Renatino, che viene seppellito in mezzo ai Santi nella Basilica di Santa Apollinare.

Viene riesumato, su ordine della magistratura italiana, previo accordo con la Santa Sede che di Santo non ha un cazzo e la S sta per Satana, in cambio del famoso fascicolo segreto del Vaticano. Quello che, con ogni probabilità, farebbe saltare il banco dello Stato Italiano, creando un terremoto di proporzioni non immaginabili.

Questo fascicolo, si racconta, che non verrà mai consegnato dal Vaticano.

O forse, ancora una volta, i servizi segreti, che per anni hanno collaborato con De Pedis, come accertato dai fatti, non dalle chiacchiere, hanno avuto il fascicolo e....

L'Italia è il Paese degli scheletri nell'armadio.

E che scheletri.

La trasversalità del caso Orlandi ci mostra la mafia a braccetto con i Papi, la politica al servizio delle banche e le banche a fare da puttane di alto borgo per tutti.

Salvo poi avere Calvi appeso ad un ponte a Londra, con ogni probabilità ucciso dal Re di Mafia Capitale, che regnava proprio insieme alla politica di oggi.

Sordide trame.

Sempre le stesse.

Qualche giorno addietro vidi un meraviglioso film su Ustica.

Un docu-film per essere sincero.

Pochi giorni dopo trovo un meraviglioso approfondimento.

Il caso, talvolta, è il miglior alleato.


Un post a cura del Sig. Stefano Donadello, che ignoro chi sia, ma lo ringrazio per la dovizia e la cura dei particolari: "POST DI MEMORIA CIVILE. 27.06.80-27.06.20

Ramstein. Esibizione Frecce Tricolori. Agosto 1988. Per un presunto errore nell'esecuzione del cardioide del pilota più esperto (il solista, Pony 10, colonnello Ivo Nutarelli) vi è un terribile incidente dove muoiono anche due colleghi tra cui il colonnello Mario Naldini. La tragedia è tale che muoiono 67 persone del pubblico su cui piombano gli aerei con centinaia di feriti gravi. Ma abbiate pazienza e sopportate questa storia un po' lunga.

Perché Nutarelli e Naldini non erano due piloti qualunque. si alzarono in volo il 27.06.80 con i loro caccia per una ricognizione e lanciarono un allarme generale in prossimità del DC9 ITAVIA precipitato ad Ustica. avrebbero dovuto essere ascoltati pochi giorni dopo come testimoni al processo. Non ci arrivarono.

un caso? Guardate qua...

3 agosto 1980 - In un incidente stradale perde la vita il colonnello Pierangelo Tedoldi che doveva assumere il comando dell’aeroporto di Grosseto.

9 maggio 1981 - Stroncato da un infarto muore il giovane capitano Maurizio Gari, capocontrollore della sala operativa della Difesa aerea a Poggio Ballone. Era di servizio la sera del disastro.

23 gennaio 1983 - In un incidente stradale perde la vita Giovanni Battista Finetti, sindaco di Grosseto. Aveva ripetutamente chiesto informazioni ai militari del centro radar di Poggio Ballone.

31 marzo 1987 - Viene trovato impiccato (la polizia scientifica dirà «In modo innaturale») il maresciallo Mario Alberto Dettori, in servizio a Poggio Ballone la sera del 27 giugno 1980. «Aveva commesso l’imprudenza di rivelare ai familiari di aver assistito a uno scenario di guerra», ha detto Priore.

12 agosto 1988 - Muore in un incidente stradale il maresciallo Ugo Zammarelli. Era in servizio presso il SIOS (Servizio segreto dell’aeronautica) di Cagliari.

28 agosto 1988 - Durante una esibizione delle Frecce Tricolori a Ramstein (Germania) entrano in collisione e precipitano sulla folla i colonnelli Mario Naldini e Ivo Nutarelli. Quest’ultimo due giorni dopo doveva essere interrogato da Priore. La sera del 27 giugno 1980 si erano alzati in volo da Grosseto e avevano lanciato l’allarme di emergenza generale. Perché? Cosa avevano visto? I comandi dell’aeronautica militare e la Nato non lo hanno mai rivelato.

1° febbraio 1991 - Viene assassinato il maresciallo Antonio Muzio. Era in servizio alla torre di controllo di Lamezia Terme quando sulla Sila precipitò il misterioso Mig libico.

13 novembre 1992 - In un incidente stradale muore il maresciallo Antonio Pagliara, in servizio alla base radar di Otranto.

12 gennaio 1993 - A Bruxelles viene assassinato il generale Roberto Boemio. La sua testimonianza sarebbe stata di grande utilità per la sciagura del DC 9 e per la caduta del Mig libico sulla Sila. La magistratura belga non ha mai fatto luce sull’ micidio.

21 dicembre 1995 - È trovato impiccato il maresciallo Franco Parisi. Era di turno la mattina del 18 luglio 1980 (data ufficiale della caduta del Mig libico sulla Sila) al centro radar di Otranto. Doveva essere ascoltato come testimone da Priore.

27 Giugno 1980 - Ustica 81 vittime

A perenne memoria. Perché, slogan di comodo a parte, in Italia non va tutto bene."


Quanto è vera questa ultima frase, già, in Italia non va tutto bene.

No, è più appropriato dire che non va bene un cazzo, perchè la politica è al servizio della mafia, la mafia è al servizio degli affari e il vaticano, con lo IOR (gli dedicherò una prossima riflessione visto che da anni sono appassionato di libri sulle trame del Vaticano) è il banco che gestisce il gioco.

L'ultimo spunto di riflessione che mi piace darvi è un terzo film, Suburra, da cui poi è nata una serie televisiva.

Anche qui, una infinità di fatti reali.

Sapete qual'è il problema?

Che non si crede ai film e si pensa sia tutto inventato.

E invece, molti film, dicono la verità, ma è come uno che grida dietro un vetro antiproiettile, non lo si sente.


Ale Mazzarello


 
 
 

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