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  • Immagine del redattoreAle Mazzarello

DIO E' MORTO...COME DISSE GUCCINI

"È un Dio che è morto

Ai bordi delle strade, Dio è morto"


Potrei dire al bordo del campo Dio è morto...


Fu così che la notte del 20 aprile 2021, data che passerà per sempre alla storia del calcio, un gruppo di indebitati cospiratori decise di tentare un avido "colpo di Stato", esautorando gli attuali organi istituzionali, delle cui colpe parleremo successivamente, e tendando di creare un moto carbonaro elitario che tra pochi si spartisse una montagna di soldi, utili non a creare utili, bensì a coprire debiti di gestioni scellerate, di un calcio gonfiato come le peggiori bolle di Wall Street. Prima di fare nefandezze finanziarie inenarrabili avrebbero dovuto chiedere consiglio allo spietato Gordon Gekko. Invece i carbonari illuminati hanno ottenuto la compiacenza della più grande banca d'affari a livello interplanetario, quella che nasconde i giochi sporchi del potere che tira i fili del mondo.

Questo fatto epocale racchiude in se molte sfaccettature, molte letture, molte sfumature, ma, in sintesi, scoperchia, mi permetto di dire finalmente, un vaso di Pandora pieno zeppo di merda, il cui puzzo, era ora, arriverà nell'alto dei cieli.

Eh si, il vaso del calcio era ed è stracolmo dei più fetidi rifiuti organici, comunemente detti, per l'appunto, merda.

Le due istituzioni mondiali, che stavano vedendosi rubare il caveau da sotto il naso, hanno immediatamente e stucchevolmente additato la banda bassotti di non essere etici, di rubare il gioco, di togliere sogni.

Non so, a questo punto, se sia più riprovevole chi ha provato a rubare il malloppo o chi lo ha rubato anno per anno e ora vuol passare da chierichetto senza macchia.

Il disgusto è totale e complessivo.

Di tutto quanto ho letto, di tutto quanto ho sentito, mi hanno fatto riflettere in modo particolare alcune cose:


1) restiamo in Italia. Uno dei due maggiori artefici di questo tentato golpe è Andrea Agnelli, il quale in una dichiarazione dice che negli ultimi ottanta anni hanno vinto sempre gli stessi, quindi cambierebbe poco, meglio dire nulla.

Allora, per rispolverare una stanca memoria, sono andato a rivedere chi ha realmente vinto la Champions League in tutti questi anni.

Finali vinte

Spagna: 18 - Real Madrid (13); Barcellona (5)

Inghilterra13 - Liverpool (6) Manchester Utd (3) Nottingham Forest (2) Aston Villa (1) Chelsea (1)

Italia12 - Milan (7) Inter (3) Juventus (2)

Ecco che mi balza subito agli occhi come la squadra di cui la sua famiglia è proprietaria dal infiniti decenni, pur essendo da sempre una potenza economica, a livello europeo abbia vinto non poco, potremmo dire quasi niente. E allora la storia che vincono sempre gli stessi non lo riguarderebbe poi così molto. Anzi. Usando questo malsano ragionamento, avendo vinto poco o nulla dal 1955, anno di creazione della Coppa dei Campioni, il Sig. Agnelli avrebbe dovuto stare bene alla larga dalla SuperLeague, vedendo aumentate nettamente le possibilità statistiche di vincere la divenente vituperata Champions League, orfana di tutte le maggiori e storiche vincitrici. Invece, insieme all'hombre blancos, a me in questo caso sembra molto di più un hombre negro (non è razziale è spagnolo !), Florentino Perez ha dato vita a questa carbomassoneriaelitaria Potremmo anche dire, fatti alla mano, che gli ingenti investimenti sostenuti negli ultimi anni per portare a Torino uno dei due mostri sacri viventi e giocanti del recente calcio planetario per trionfare in Europa siano stati un totale fallimento. Negli ultimi tre anni il suo club è sempre uscito dalla porta di servizio, messo alla porta da commensali poveri, brutti e sporchi.

Forse non voleva più subire umiliazioni da coloro che non ritiene alla sua altezza? E giocare nella Elitaria Lega degli indebitati avrebbe evitato ulteriori travasi di bile?

Non è dato sapere, o meglio è ben chiaro, che il solo scopo che ha mosso l'Agnelli meno importante del casato (i ruoli chiave nella famiglia sono in mano ai due cugini John Elkan e Alessandro Nasi) era, forse fin dalla creazione della Eca e della sua Presidenza, il salvare la baracca da ingenti e costanti improduttivi indebitamenti, come quelli delle fondanti sorelle elitomassonichesuperleghiste.

2) In questa disgustosa vicenda, che, come ripeto, è ricca di immense contraddizioni e infinite sfumature, mi sorprende positivamente la sommossa del popolo inglese, capace in poche ore di andare nettamente contro le proprietà dei club.

Non sarà il caso ad aver fatto nascere il football in Inghilterra in quel lontano 26 ottobre 1863, in cui vide emettere il primo vagito la Football Association. Noi a malapena avevamo unito il Regno, loro già tiravano la palla nel sette.

Il vero, viscerale, amore per il soccer, quell'amore che oltre manica porta la voce merchandising (oggetto della mia tesi di laurea in diritto industriale) della colonna ricavi del bilancio, ad essere preponderante nei lauti bilanci anche dei club più piccoli, ha mosso un popolo. Il popolo ha svegliato immediatamente il board della Premier League e dopo poche ore le sei prostitute britanniche sono state costrette ad ammainare la bandiera dei pirati e ad issare, dopo un giro di chiglia, quella di Sua Maestà cantando a squarcia gola God Save The Queen.

Ho usato il termine prostitute, come lo sono parimenti quelle iberiche e quelle italiche, perchè una femmina che si concede per denaro è una meretrice. Le squadre sono per etimologia femmine e quindi vien da sè il naturale inserimento delle stesse ad honorem nella suddetta categoria professionale come "alto bordo"; qui, visti i costi, potremmo dire altissimo.

Ancora una volta il tifo italico, che poco amo da sempre, ne esce sconfitto. Anche il comunicato della Curva Sud del Milan mi appare tardivo e dovuto, più che sentito.

Non ho visto assalto alle sedi o ai centri di allenamento come in Inghilterra e mi resta la netta impressione che ai tifosi delle tre strisciate tricolori, al di là delle poche frasi di facciata, andasse più che bene. In fondo il Marchese del Grillo è nel nostro dna e sono molteplici le occasioni in cui lo palesiamo.

Per non parlare della Lega Serie A, la cui riunione aveva l'effige di farsa, come per altro è costume sul suolo mazziniano, vedendo il circo parlamentare, al cui cospetto il magnificente Circo Orfei impallidisce.

3) resto basito che nessuno sapesse nulla, nemmeno uomini chiave delle stesse società coinvolte. Due su tutti Maldini Paolo e Check Peter, rispettivamente dirigenti di altissimo profilo di Milan e Chelsea. Il primo lo dichiara a Sky il secondo scendendo dal bus che portava il Chelsea allo stadio. E' davvero possibile che le proprietà abbiano tramato anche alle loro spalle?

E che quel comunicato a mondo unificato fosse la terza bomba nucleare anche per i sopraccitati? Mah, a pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca, soleva dire il Boss Don Giulio.

4) Far passare ora per vergini puritane Uefa e Fifa è paritario a credere che a Cicciolina non piacesse il cazzo e che il buon Malgioglio sia al contrario un estimatore della passera interplanetaria.

Due istituzione sataniche come Uefa e Fifa che per voce di Ceferin e Infantino parlano di etica ! Porca puttana, mi permetterete la chiarezza, come sentire il Papa parlare di povertà mentre siede nella cappella sistina sul trono d'oro. Viene il vomito.

Ci siamo dimenticati, da ultimo, la recente pagliacciata della finale per mondiali per club, dove venivano istruite le fanciulle a non disturbare l'emiro in quanto impure? O le morti degli schiavi nella costruzione degli stadi in Qatar? Dai su, siamo seri, sarebbero infinite le nefandezze luciferiane di Uefa e Fifa, che sentirle parlare di etica fa venire voglia di andare tutti alla bocciofila. Non prima di aver detto un gustosissimo VAFFANCULO ad entrambi.

5) Il calcio è un malato terminale da tempo. Siamo seri o cerchiamo di esserlo, almeno una volta nella vita. Onesti prima che seri.

Nel solo 2020 le venti società di serie A hanno pagato 138 milioni di euro di commissioni ai procuratori. Un uomo senza cultura come Mino Raiola tiene in ostaggio le società ottenendo per i suoi assistiti cifre senza senso. Avete mai pensato che per tenere Gianluigi Donnarrumma pagandolo 6 mln di € annui, l'ex pizza man ha costretto il Milan ad ingaggiare il fratello con un contratto superiore ad 1 mln di € annui? Fratello che senza cotanto ricatto avrebbe, forse, giocato ai miei infimi livelli. Già questo piccolo esempio sarebbe sufficiente per ribadire un gustoso e succulento VAFFANCULO, lucidare le bocce e pensare all'accosto.

In generale l'avvento e nel contempo ascesa preponderante e prepotente dei procuratori ha fatto e sta facendo guadagnare milioni di euro a giocatori ampiamente sotto la soglia delle mediocrità.

Parliamo un po' delle plusvalenze di cui ogni tanto si fa accenno, ma poi, ad iniziare dalla Guardia di Finanza, tutti fanno finta di niente?

Parliamo un po' della marea di stranieri inguardabili, impresentabili ed improponibili di cui è invasa una Serie A ormai quinto campionato europeo?

O vogliamo, con la solita presunzione tricolore, continuare a fare finta di niente?

Restiamo sul tema cultura?

Ma si da, proviamoci.

Il fatturato generato dal settore calcio è stimabile intorno ai 5 miliardi di euro. Si tratta dunque del 12% del PIL a livello mondiale.

E in Italia?

Il Sole 24 ore ci dice: "Ventotto milioni di tifosi, 4,6 milioni di praticanti, quasi 1,4 milioni di tesserati e circa 568.000 partite ufficiali disputate ogni anno (di cui il 64% di livello giovanile): sono questi i numeri del calcio in Italia, secondo il Report Calcio della Figc.

Continua a crescere il peso economico del Sistema Calcio a livello professionistico: nel 2017-2018, il valore della produzione dei 3 campionati professionistici ha superato per la prima volta i 3,5 miliardi di euro, con una crescita del 6% rispetto all’anno precedente. Aumenta leggermente anche l’incidenza del valore della produzione sul PIL nazionale, che passa dallo 0,17% del 2013 allo 0,19% del 2017. Questa crescita è stata sostenuta in particolare da un incremento delle componenti dei ricavi da stadio (+22,4%) e dei ricavi da sponsor e attività commerciali (+9,5%).

Considerando tutto il Sistema Calcio (calcio professionistico+Figc+Leghe+campionati dilettantistici e giovanili), il fatturato complessivo è pari a 4,7 miliardi di euro. Si tratta, secondo il Report Calcio, di una delle 10 principali industrie italiane, mentre a livello calcistico ha un impatto pari al 12% relativamente al PIL del calcio mondiale".

Leggendo questi numeri verrebbe da strabuzzare gli occhi e gridare porca puttana !

Quindi le aziende calcistiche sono importanti spa, diciamo tra le più importanti aziende, in senso di imprese, del nostro tessuto economico.

Ci si aspetterebbe che i management delle stesse fossero formati da alcuni tra i più importanti manager, che spiccassero per conoscenze e competenze, che fossero intrisi di cultura.

E invece?

Spesso, per non dire quasi sempre, i board manageriali di queste società, sono attori che definire impresentabili e improponibili è fare loro un complimento.

Escludiamo questa volta la Juventus, che ha un direttivo di alto livello essendo parte di una holding mondiale, da qualche tempo il Milan, entrato per non fallire dentro un Fondo, precisamente Elliott, per il resto? L'Inter pare prossima al tracollo finanziario, la Roma è un debito senza fondo, le rimanenti sono società a "conduzione familiare". Alcune condotte in modo eccellente, vedi Atalanta e Sassuolo.

Non stiamo parlando del forno di famiglia o della ferramenta...

Il 90% delle interviste a Presidenti e Direttori sportivi necessitano dei sottotitoli. Ogni volta che per errore usano correttamente un congiuntivo muore qualcuno all'Accademia della Crusca.

Importiamo dagli USA misteriosi italiani che dicono di aver vissuto lucidando scarpe in Fifth Avenue e poi, grazie all' "american dreams" essere diventati multi miliardari.

Sarà davvero così? Ricordate la frase del Boss Don Giulio che ho espresso in precedenza? Ecco, un abito per tutte le stagioni.

4) i tedeschi, spiace dirlo non amandoli visceralmente, ancora una volta sono stati impeccabili. Il Bayern Monaco esce rafforzato dal punto di vista etico e morale, assurgendo al ruolo di semi dio. Una sorta di Achille dei tempi moderni.

5) Florentino Perez che, ancora oggi 22 aprile, si ostina a dire che la sua satanica creatura si farà, mi ricorda gli orchestrali del Titanic. Ha talmente tanti debiti che il solo pensare che è stato il più gross flop della storia sportiva lo sta facendo delirare.

Al pari di Andrea Agnelli al quale, sto golpe andato male, costerà la carriera.

Andrà a fare compagni a Lapo (in vero unico genio assoluto della monarchia torinese, ma in pochi lo hanno capito) con lauta paghetta mensile, basta non rompere più il cazzo.

6) da commozione la presa di posizione di Roberto De Zerbi. Contro tutto, contro tutti in un mondo dove l'abito di scena è la finzione stile soldi del Monopoli e l'omertà. Ad esempio unico ambiente senza omosessuali. Rende bene l'idea?


Mi fermo qui.

Guccini cantava Dio è risorto.

Ci speravo, ci ho creduto, ero davanti al Sepolcro.

Stavolta non è uscito nessuno.



Ale Mazzarello


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